Un gay in incognito

Il racconto di Alessandro

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Fin da quando sono piccolo sono stato convinto che gli uomini omosessuali fossero tutti molto sensibili, femminili, eccentrici nel vestire e particolarmente attenti alla cura della persona.

In prima media ho conosciuto un ragazzo di nome Michael con cui ho subito stretto un legame di amicizia molto forte. Ho sempre pensato che Michael fosse eterosessuale perché si vestiva sempre di nero, aveva la barba ed era molto maschile nei modi di fare; quindi per me rispecchiava lo stereotipo dell’uomo eterosessuale.

Quattro anni dopo, quando Michael ha fatto coming out sono rimasto molto sorpreso perché dal suo carattere e dai suoi modi di fare non avrei mai pensato potesse essere omosessuale.

Da quel momento mi sono reso conto che il mio modo di vedere gli uomini gay era basato sul sentito dire e sulla rappresentazione di questa categoria che vedevo nei film. Ho quindi capito che l’orientamento sessuale di una persona non ne influenza il carattere e il modo di essere in generale.

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